Clenbuterolo dosaggio, effetto, effetto collaterale

Clenbuterolo dosaggio, effetto, effetto collaterale

Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Il clenbuterolo, spesso commercializzato in forma di sale cloridrato, è un composto broncodilatatore, più precisamente una ammina simpaticomimetica, con attività di tipo agonista, a lunga durata d’azione e selettivo sui recettori β2-adrenergici. L’incremento regolare nell’uso di beta-agonisti per controllare i sintomi da ostruzione bronchiale può suggerire un peggioramento del controllo della patologia.

Effetti Collaterali a Frequenza non Nota

Si segnala inoltre la tendenza del clenbuterolo a dare una rapida assuefazione. In merito a questo punto, gli effetti del farmaco cominciano a decadere sensibilmente già dopo due settimane di assunzione continuata. Gli atleti utilizzano il clenbuterolo per promuovere il dimagrimento (perdita di massa grassa), preservando o addirittura aumentando la massa muscolare. La sua assunzione costituisce pratica dopante ed è vietata dalla maggior parte delle agenzie sportive internazionali. A livello muscolare, il clenbuterolo aumenta la sintesi proteica e la lipolisi, inibendo la degradazione delle proteine.

  • Questo vale soprattutto per i primi 3 mesi di gravidanza e, a causa del suo effetto di inibizione del lavoro, per i giorni precedenti il parto.
  • Il farmaco Monores può essere aquistato in farmacia previa presentazione di regolare ricetta medica (con la ricetta elettronica, il paziente presenta al farmacista un promemoria e sarà poi compito di quest’ultimo risalire alla ricetta tramite il portale).
  • Studi sperimentali hanno dimostrato che dopo l’assunzione di una dose unica di 20 mcg per via orale clenbuterolo raggiunge il picco di concentrazione plasmatica (Cmax) dopo circa 2-3 ore (Tmax) dalla somministrazione.
  • Per somministrazione inalatoria di 1000 microgrammi/kg nel ratto e di 166,6 microgrammi/kg nel coniglio non sono state rilevate manifestazioni tossiche.

Spasmo muscolare, lievi tremori a carico dei muscoli scheletrici, normalmente più evidenti alle mani, mialgia. Studi preclinici hanno dimostrato che il Clenbuterolo viene escreto nel latte materno. Studi sugli animali non hanno evidenziato effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la fertilità.

Effetti collaterali e indesiderati

Clembuterolo viene pressoché completamente assorbito per somministrazione orale, in parte metabolizzato e per oltre l’85% eliminato per via renale. Eta-adrenergici, anticolinergici, derivati xantinici (teofillina) e corticosteroidi possono potenziare l’effetto di Monores. Cardiomiopatia ostruttiva ipertrofica, tachiaritmia, ipersensibilità al clembuterolo cloridrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto. Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

L’aggravamento improvviso dell’asma è potenzialmente pericoloso per la vita e si deve prendere in considerazione la possibilità di instaurare una terapia di corticosteroidi o aumentarne il dosaggio. Ipokaliemia anche grave, può conseguire alla terapia con beta2-agonisti specie in caso di somministrazione parenterale e per nebulizzazione. Tale effetto può essere potenziato da trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi, diuretici e dall’ipossia.

Oltre ad essere usato per trattare l’asma, il clenbuterolo è un farmaco che viene utilizzato come integratore per la perdita di peso. Ciò è dovuto al suo effetto sulla crescita muscolare e sulla riduzione del grasso. Il paziente in terapia con MONORES ® dovrebbe evitare la contestuale assunzione di farmaci Beta 2 agonisti e Beta bloccanti non selettivi, oltre che di diuretici, steroidi e derivati xantinici, potenzialmente responsabili di ipokaliemia. MONORES ® è indicato nel trattamento dell’asma bronchiale e della broncopatia cronica ostruttiva caratterizzata da componente asmatica. Il clembuterolo inoltre mostra un’attività antiallergica nei confronti dell’attacco asmatico indotto da reazioni anafilattiche. Infatti il farmaco è in grado di stabilizzare le membrane dei mastociti e dei granulociti basofili inibendo la liberazione dei mediatori chimici (istamina, serotonina, https://www.jideninc.com/steroidii-comprendere-i-pro-e-i-contro/ bradichinica).